venerdì 2 maggio 2014

l'origine



Il respiro ora può accostare al vento
lasciare al suolo
lente carezze che
scrollano
Ignari afidi appesi
intenti al resistere
capita di sdraiare le ossa per ascoltare cosa tra l'erba va
un mondo nuovo
nascosto a quegli occhi fragili
a quel sentire poco
del rumoroso silenzio attorno

giordan


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sensazioni di qualcosa che finalmente ci si riesce a scrollare di dosso lasciando posto a... Al nuovo...o al noto travestito di nuova luce...

Elisena Migiani ha detto...

E' l'esser in un'altra dimensione, una dimensione oscura a chi ancora non accosta il respiro al vento!
Sei grande Giordan

giordan ha detto...

Ciao Onda, spesso viviamo in un contesto che non ascoltiamo più. Eppure la sua intima voce ci parla dal nostro dentro, ma siamo presi dalla macchina dell'assurda civiltà e con essa ed in essa fagocitiamo.
Hai ragione nella definizione" lasciare posto ...Al nuovo...o al noto travestito di nuova luce...
un abbraccio

giordan ha detto...

Ciao Elisena,
la dimensione in cui la massa intontita dal sistema vive, è oscura. Fuori però c'è la madre, il suo fiato che diventa vento per lasciare ancora la speranza a chi si ferma ad ascoltarlo.

un abbraccio