giovedì 19 febbraio 2009

la speranza

Non credo abbia ancora senso oggi, contare nelle “fazioni politiche”.

Non credo che i governi siano liberi di agire per il bene del proprio stato.

Non credo molto alla stampa, quella di consumo di massa che non parla, non dice fino in fondo la verità.

La speranza?

Spero in una presa di coscienza popolare, in una “rivolta culturale” che possa mettere all’angolo i criminali della finanza e punirli per quanto hanno pesato nelle famiglie, nei lavoratori e in quelle imprese, che credono in un mondo diverso dove lavorare ha un senso, dove lavorare non è saccheggio delle risorse, dove lavorare significa cooperare per la crescita e il benessere di tutti nel rispetto delle regole, delle persone e dell’ambiente. Quelle imprese che non hanno investito nella “fuga” per sfruttare manodopera a basso costo, che non hanno investito in luoghi della terra, dove si è potuto deturpare un ambiente naturale distruggendolo e innescando pestilenze e tumori nelle popolazioni locali. Spero che i veri terroristi, questi terroristi di nuova generazione, paghino i loro crimini.

Spero che le masse sappiano distinguere i buoni dai cattivi in questo dedalo confusionario che, attraverso i media, diffonde e disperde le tracce dei colpevoli.


Giordano Montanaro

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